Agevolare il rapporto tra fratelli è un lavoro prezioso: cosa può fare un genitore?

ageolare il rapporto tra fratelli

Agevolare il rapporto tra fratelli è un compito dei genitori. Le ricerche ci dicono che avere dei fratelli maggiori è un fattore protettivo per la salute mentale. La relazione tra i figli, quando funziona, è una risorsa eccezionale che loro avranno dentro per sempre.

Per agevolare il rapporto tra fratelli sarà bene cominciare col dire che il grande amerà molto il piccolo ma, a tratti, lo vorrà rimandare nella pancia. E anche noi a tratti lo vorremo rimandare nella pancia. Sarà bene poterselo dire da subito, nominare subito questi sentimenti di gelosia e la difficoltà che comportano. Potremo grandmente agevolare il rapporto tra fratelli e fratellini se, come genitori, riusciremo a gestire quei momenti difficili senza panico.

Agevolare il rapporto tra fratelli: l’insicurezza dei genitori

Così come i nostri figli non sanno come si fa a fare i fratelli maggiori anche noi non sappiamo come si fa a fare i genitori di più di un figlio. Impareremo. Dobbiamo sapere che noi abbiamo le risorse per ostacolare o agevolare il rapporto tra fratelli a seconda di come ci poniamo.

Innanzitutto dobbiamo avere in mente che i nostri figli sono programmati per amarci e avere relazioni. E fidarci di questa cosa molto biologica, sapere che l’amore non è MAI in discussione. Qualunque litigio, qualunque momento di difficoltà, sta dentro una cornice d’amore. Quando i genitori dicono: “Da quando è nato l’altro lui mi odia” o “Lo odia” devono ricordarsi che in realtà il maggiore è semplicemente entrato in modalità attacco/fuga. L’attacco/fuga è una iper reazione che ci viene automatica quando siamo tesi, spaventati. Non possiamo controllarlo, passerà solo quando ci sentiremo di nuovo al sicuro. Per questo la rabbia, per questo i “capricci”. Essere aiutati a mettere in parole la nostra agitazione ci aiuta a calmarci.

I primi tempi: agevolare il rapporto tra fratelli fin dall’inizio

Come per tutte le cose, la fine dipende dall’inizio, quindi è bene cominciare da subito ad agevolare il rapporto tra fratelli. Però c’è una lunga fase, quando nasce un fratellino, in cui questo piccolino non è ancora un compagno di giochi ma si porta via tutte le attenzioni. Insomma, una vera fregatura. I fratelli maggiori lo amano tantissimo ma provano anche sentimenti negativi per cui si sentono in colpa.

Noi dobbiamo aiutarli a dire tutto quello che sentono. Dobbiamo essere svelti a cogliere che dietro un “capriccio” c’è probabilmente la gelosia, anche quando non sembra. E dobbiamo nominarla. Dobbiamo proprio dire: “Caspita è proprio un periodo difficile questo! A volte vorresti che tuo fratello tornasse nella pancia vero?”

È un modo per aiutarli a sviluppare la loro competenza emotiva. Per agevolare il rapporto tra fratelli è molto meglio dire una volta in più quanto è complicato avere un fratello che dirlo una volta in meno. Se sono legittimato ad esprimere i miei sentimenti negativi posso guardarli, riconoscerli e vedere che poi passano. Così posso poi sentire tutti gli altri sentimenti di amore e tenerezza che provo nei confronti di mio fratello. Se invece non posso esprimerli sarò costantemente impegnato a far riconoscere ai miei genitori quanto sto faticando, quanto sono arrabbiato, quanto sono triste, quanto mi sento escluso. Sperando che loro, invece di ignorarmi o punirmi, mi aiutino a superare questi momenti di difficoltà.

Facciamo notare ai grandi quanto siano importanti per i piccoli, quanto siano il loro modello. Ogni volta che possiamo cogliamo l’occasione per dire: “Guarda, fa tutto quello che fai tu, sorride perché sei arrivato, ti guarda, chiedeva di te”.

5 principi generali da seguire per agevolare il rapporto tra fratelli

  • Sono figli tuoi, tra di loro sono fratelli: niente deleghe nell’accudimento salvo emergenze. Anche se uno è molto più grande dell’altro.
  • La responsabilità è dei genitori: non lasciare il piccolo in custodia al “grande”, se succede qualcosa si sentirà in colpa per sempre.
  • I conflitti li gestiscono loro: tu non sei il giudice. Puoi accompagnarli nella ricerca della soluzione, ma non ti puoi sostituire.
  • I momenti di gioco e contatto tra loro sono sacri: non interromperli.
  • Sono una squadra, sono un team: non si alimenta la competizione, ma la complicità, sempre

Per agevolare il rapporto tra fratelli trattali tutti come figli

Tutti i fratelli maggiori vogliono prendere in braccio i piccoli, dargli da mangiare, svegliarli alla mattina, aiutarli ad imparare cose nuove. Stupendo. Nei limiti del possibile e della sicurezza aiutiamoli a farlo. Ma solo quando lo chiedono, quando ne hanno voglia. Non chiediamo a un fratello di stare a casa per tenere l’altro, di risolvere un problema del piccolo al posto nostro e così via. Se c’è da spegnere la TV che il piccolo sta guardando non chiedo al grande di farlo, lo faccio io. Le cose antipatiche le facciamo noi genitori, in modo che i fratelli tra loro possano avere il loro rapporto paritario.

Proteggili dal senso di colpa

I bambini si prendono la responsabilità di tutto. i bambini si sentono sempre in colpa quando succede qualcosa di brutto.

Quindi non dobbiamo mai dare a un fratello la responsabilità dell’altro. Non esco a far la spesa lasciandoli in casa perché tanto c’è il grande, non lo lascio giocare in cortile senza di me perché tanto c’è il grande, non li lascio cucinare da soli davanti ai fuochi perché tanto c’è il grande. Tante volte per di più ha solo pochi anni di differenza: un bambino di 8 anni non è grande, non può avere la responsabilità di un altro bambino, magari di 3.

E in ogni caso il grande è un fratello, e gli incidenti capitano. Se succede qualcosa hanno entrambi la vita rovinata.

Non intrometterti nei conflitti

Se pensi che per agevolare il rapporto tra fratelli dovresti evitare i loro rifletti sul fatto che i conflitti sono parte fisiologica di qualsiasi relazione. Sono uno spazio di apprendimento importantissimo, su cui ci sarebbe da scrivere all’infinito. Rimando, per questo, ai lavori del CPP sul metodo “Litigare bene”.

Se i genitori vogliono agevolare il rapporto tra fratelli devono fare un’operazione un po’ contraria a quello che, probabilmente, vorrebbero fare. Devono fare un passo indietro, invece che dentro al conflitto.

Aiuta i bambini a parlarsi, a spiegarsi con le parole, a dirsi come si sentono. A chiarire le incomprensioni, in modo che possano entrare ciascuno nella mente dell’altro. E poi basta. Non dare giudizi, non fare l’arbitro. I bambini potranno trovare delle soluzioni giuste per loro.

Rispetta i momenti di gioco

Per il gioco valgono un po’ le stesse regole del conflitto: lasciamoli fare. Cerchiamo di orientarlo il meno possibile, di non intrometterci, di facilitare l’espressione della loro creatività affinché facciano l’esperienza di qualcosa creato insieme, vissuto insieme. Agevolare il rapporto tra fratelli significa questo.

Noi genitori abbiamo sempre mille cose da fare ma se non è strettamente necessario cerchiamo di non interrompere un gioco in atto. I bambini quando giocano sono creatori di mondi, se lo fanno insieme sono creatori di mondi condivisi. Quindi per agevolare il rapporto tra fratelli cerchiamo di lasciarli fare senza interruzioni, domande, richieste o comandi.

Per agevolare il rapporto tra fratelli mettili in squadra insieme

I figli stanno in squadra insieme. Figli contro genitori è ok, fratello contro fratello no. Durante i giochi in macchina, nelle gare a chi arriva primo, in qualunque situazione non conta che le squadre siano equilibrate, conta cogliere l’occasione perché loro siano complici.

C’è una sola eccezione: a calcio balilla. In questo caso, quando fai le squadre, scegli il figlio più bravo.

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